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Storia Slowly  
AniMax & Elif.Murphy
AniMax & Elif.Murphy | 🇺🇸 Stati Uniti & 🇮🇷 Iran

Originally written in English. Translated by Luca Puddu.

Tutte le cose belle iniziano “lentamente”, proprio come il nome dell’app. Slowly. Come un semino che germoglia e cresce fino a diventare un fiore bellissimo. Ma l’esperienza che sto per raccontare è ancora meglio della nascita di un fiore, è la storia di come Elif e io ci siamo innamorati.

Scaricai Slowly nel 2018, in ottobre. Una volta preparato il profilo, cominciai immediatamente a ricevere lettere da varie parti del mondo: Indonesia, Canada, Russia, Taiwan, Corea del Sud. C’erano persone provenienti da ogni parte del mondo che volevano parlare con me.

Da allora ho conosciuto persone fantastiche, che non avrei mai potuto conoscere nella vita reale. Mi hanno mostrato le loro realtà, e io ho mostrato loro la mia. È stato incredibile, toccante, e illuminante, ma per tutto ciò bisogna ringraziare Slowly che è stato in grado di costruire un ponte tra me e loro.

Ero davvero entusiasta dell’esperienza fino a quel momento, ma qualcosa di indimenticabile doveva ancora succedere. Era il 22 novembre 2018.

Qui negli Stati Uniti d’America era il Giorno del Ringraziamento, quindi stavo festeggiando a casa dei miei genitori. In mattinata avevo ricevuto una notifica: una lettera di una tale “Elif.Murphy” stava arrivando dall’Iran. Iran? Che cosa voleva dirmi? Ero davvero curioso di sapere quale fosse il contenuto della lettera.

Così, preso dalla curiosità, ho dato un’occhiata veloce al suo profilo. Era più o meno della stessa età, e il suo obiettivo era conversare con persone di diversi paesi. Fantastico! Ero davvero ansioso di riceverla.

Quella sera, dopo cena, finalmente è arrivata. Quella prima lettera era semplicemente perfetta: dolce, semplice e cordiale. Sinceramente, era anche molto tenera. Non era molto lunga: si era presentata come “Elif, dall’Iran”, e mi aveva chiesto se potessimo essere amici. Perché no? Sembrava una brava persona, ed ero davvero curioso di sapere come si vivesse in quella parte del mondo

Le ho risposto il giorno seguente, e abbiamo cominciato a scambiarci lettere regolarmente. Abbiamo parlato delle nostre famiglie, amicizie, musica, film, cultura e politica. La sua vita in Iran era molto diversa rispetto alla mia negli Stati Uniti, ciononostante avevamo molto in comune, specialmente la passione per gli animali che io avevo specificato nel mio profilo, e che in seguito Elif mi avrebbe confessato essere il motivo per cui mi aveva scritto.

Capodanno era alle porte, e nel frattempo le nostre lettere stavano diventando sempre più lunghe. Non riuscivamo a non scriverci, avevamo sempre tantissimo da dirci. Ormai era chiaro, non eravamo più semplici amici di penna, ma ottimi amici.
Intorno al periodo Natalizio abbiamo deciso di scambiarci i nostri numeri di telefono, e da allora non abbiamo più smesso di messaggiare. Potevo essermi appena svegliato alle 5:30 di mattina, potevo trovarmi nel bel mezzo della giornata lavorativa, ma comunque sia, giorno per giorno, mi ritrovavo a parlarle in qualsiasi momento. Iniziavamo e finivamo le giornate con un “buongiorno” e una “buonanotte”, celebrando insieme tramite internet qualsiasi tipo di festa.

Il giorno del mio compleanno, a febbraio, Elif mi ha lasciato senza parole. Quel giorno ho davvero capito quanto io significassi per lei, e quanto lei fosse importante per me. Mi aveva fatto dei bellissimi regali, ma uno in particolare mi aveva fatto emozionare: Elif mi aveva scritto e recitato una poesia. Quando ho ascoltato la sua dolce e tenera voce che mi recitava quella poesia scritta in persiano dall’altra parte del mondo, mi sono completamente sciolto.

In quella voce e in quelle parole percepivo che ero molto importante per lei, e che la nostra relazione era in realtà più profonda e speciale di quanto immaginassi. Quando mi ha detto che ero il suo migliore amico, mi ha fatto sentire come l’uomo più fortunato al mondo.
Continuammo così, come “amici”, per mesi e mesi. Ora guardandoci indietro ci ridiamo su, perché ad oggi ci sembra una una situazione tenera e divertente quella che si era venuta a creare. Eravamo entrambi così timidi di ammettere i nostri reali sentimenti, ma era tutto così chiaro anche ai miei colleghi:

“Perché continui a sorridere?”
“Guarda che li ho visti tutti quei cuoricini sul telefono. Con chi parli?”
“Dai, ammettilo, sei innamorato”

Dentro di me sapevo che era così. Elif mi faceva sentire a mio agio più di qualsiasi altra persona. Si preoccupava per me, mi ha dato conforto, mi ha mostrato più rispetto, gentilezza e comprensione lei a 9500km di distanza, che chiunque altro.
Oltre a questo, la adoravo. Non riuscivo a togliermela dalla testa. Era intelligente, divertente, empatica, passionale e anche molto bella. La sua presenza ha fatto sparire dalla mia testa chiunque altro. Era sempre lì nei miei pensieri, insieme al suo sorriso e alla sua divampante passione. Aveva qualcosa che gli altri non avevano, non potevo lasciarla andare.

Mi ero promesso di confessarle il mio amore per il suo compleanno, ma non sono riuscito ad aspettare. Ci ho provato, ma il nostro amore stava crescendo ogni giorno, e ad un certo punto è stato troppo.

Finalmente, il 17 giugno 2019, abbiamo entrambi dichiarato il nostro amore.

Non dimenticheremo mai e poi mai questo momento, esattamente come il giorno in cui ci siamo conosciuti. Ci siamo aperti dicendo tutto quello che volevamo dire, ma che non ci eravamo mai detti per paura. Grazie a Dio, Elif ricambiava i miei sentimenti. Il suo amore per me era tanto forte quanto il mio per lei, se non addirittura superiore.

Quel giorno ha cambiato tutto. È come se fossimo rinati, come se le nostre vite fossero ripartite da lì. Il nostro amore è semplice, puro e onesto, ed è la cosa migliore che sia accaduta nella nostra vita. Eravamo entrambi soli e confusi come molti altri ventenni, ma ora la via da seguire è chiara, bella e perfetta. Elif è tutto per me, e ogni giorno mi ricorda che anche io lo sono per lei.

Ora stiamo pianificando il nostro futuro insieme. Ogni tanto scherziamo sul fatto che Dio abbia fatto un lavoro magnifico creando due persone così perfettamente compatibili, ma separandole migliaia di chilometri come per offrire loro una sfida. Beh Dio, grazie per averci fatto incontrare su Slowly!

Tuttavia, non possiamo fare finta che tutte le tensioni a livello governativo tra Iran e Stati Uniti non possano potenzialmente rendere difficoltosa e un po’ scomoda la nostra relazione. Ma seriamente al vero amore importa di tutto ciò? Affronteremo insieme tutte le difficoltà e troveremo sempre una via d’uscita. Questi ultimi undici mesi sono stati i migliori della nostra vita, ma sono solo il prologo del romanzo d’amore che stiamo scrivendo.

Grazie Slowly per aver creato l’applicazione che mi ha dato la possibilità di conoscere il mio vero amore. E grazie anche a te Elif, per essere la persona migliore che io abbia mai incontrato.
Azizam, ti amo.

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